Il Cammino dei Recuperanti:

Durante la Grande Guerra, militari, donne ed animali si arrampicarono lungo impervi sentieri per portare alle quote più elevate delle nostre montagne grandi quantità di materiale per combattere, ma anche per vivere quotidianamente. Già nell’estate 1915 il Comando Supremo aveva predisposto delle squadre da impiegare per il riassetto dei campi di battaglia e per il recupero di quanto potesse essere riutilizzato, prevedendo addirittura dei
premi in denaro.

Il Regio Esercito aveva fame di materiali e l’industria di materie prime. Nel 1918, scesi gli ultimi soldati dalle vette e abbandonate le ultime trincee in pianura, iniziò quasi subito una intensa azione di trasporto inverso. Ovunque c’erano ordigni inesplosi, depositi di bombe ancora cariche, attrezzature, oggetti della vita quotidiana ed anche i morti ancora insepolti. Tutto riprese la strada della valle.
Il mestiere del recuperante divenne quindi una nuova attività, fonte di guadagno per coloro che avevano buone gambe, resistenza fisica, coraggio, pazienza, grande spirito di sacrificio e una buona dose di incoscienza. Di fatto
divenne una possibilità di lavoro per intere famiglie che al termine del conflitto avevano perduto ogni bene, il lavoro, la casa e si trovavano nella povertà più assoluta.
Fu un lavoro duro e massacrante che costringeva gli addetti a molte ore di marcia per risalire dal fondovalle i fianchi della montagna e ritornare poi a valle con le spalle cariche di sessanta, settanta chili di prezioso materiale.

Il Cammino dei Recuperanti:

Durante la Grande Guerra, militari, donne ed animali si arrampicarono lungo impervi sentieri per portare alle quote più elevate delle nostre montagne grandi quantità di materiale per combattere, ma anche per vivere quotidianamente. Già nell’estate 1915 il Comando Supremo aveva predisposto delle squadre da impiegare per il riassetto dei campi di battaglia e per il recupero di quanto potesse essere riutilizzato, prevedendo addirittura dei
premi in denaro.

Il Regio Esercito aveva fame di materiali e l’industria di materie prime. Nel 1918, scesi gli ultimi soldati dalle vette e abbandonate le ultime trincee in pianura, iniziò quasi subito una intensa azione di trasporto inverso. Ovunque c’erano ordigni inesplosi, depositi di bombe ancora cariche, attrezzature, oggetti della vita quotidiana ed anche i morti ancora insepolti. Tutto riprese la strada della valle.
Il mestiere del recuperante divenne quindi una nuova attività, fonte di guadagno per coloro che avevano buone gambe, resistenza fisica, coraggio, pazienza, grande spirito di sacrificio e una buona dose di incoscienza. Di fatto
divenne una possibilità di lavoro per intere famiglie che al termine del conflitto avevano perduto ogni bene, il lavoro, la casa e si trovavano nella povertà più assoluta.
Fu un lavoro duro e massacrante che costringeva gli addetti a molte ore di marcia per risalire dal fondovalle i fianchi della montagna e ritornare poi a valle con le spalle cariche di sessanta, settanta chili di prezioso materiale.

Utilizza la mappa per capire quanto sei lontano dal sentiero:

Le origini del Cammino

In occasione del decennale del MU.RE., i volontari hanno voluto creare un cammino (suddiviso in “corto – intermedio – lungo”) dedicato alla figura del Recuperante.
Tale percorso fu utilizzato sia dai soldati del Regio Esercito durante il Primo Conflitto Mondiale sia dalle generazioni di recuperanti che nel secolo scorso si adoperarono per recuperare i materiali lasciati dai militari al termine della guerra.
L’obbiettivo è quello di raccontare durante il cammino la storia, le vicissitudini e le vicende tramandate fino ai nostri giorni grazie alle testimonianze scritte lasciate dai protagonisti implementandoli con la narrazione bellica legata indissolubilmente all’ambiente montano circostante.

Esperienze

Tutte le tracce GPX

downloadCammino dei Recuperanti – Facile

Questo è il percorso adatto a tutti, che permette una fruizione dello stesso nel minor tempo.

downloadCammino dei Recuperanti – Intermedio

La traccia intermedia, che percorre quasi nell’interezza il sentiero.

downloadCammino dei Recuperanti – Completo

La traccia più completa fra tutte, ma anche la più impegnativa, per chi vuole rivivere a pieno il percorso che i soldati affrontavano.